Monteveglio e il suo giacimento di energia

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Uno degli aspetti chiave di un futuro felice e sostenibile è quello della produzione di energia. Nell’incontro con Ugo Bardi abbiamo capito quanto sia grande l’emergenza in corso (ora mascherata dalla crisi economica).

Vi segnalo ad esempio questo documento della Associazione dei Governi Locali inglese (circa 400 comuni) che sta lavorando perché le comunità si preparino per tempo ad un futuro che, abbiamo visto con Bardi, è già presente.

Il prossimo incontro

Ecco perché nell’incontro di sabato prossimo cominciamo ad analizzare con gli ingegneri Sergio Palmieri e Filippo Marini una delle soluzioni possibili per la nostra comunità. Come gli svedesi (che producono il 45% della loro energia da fonti rinnovabili), noi a Monteveglio disponiamo di una risorsa meravigliosa: il parco.

Si tratta di un giacimento di biomassa (sfalci, ramaglia, legname, ecc.) che può essere trasformata in energia con un bilancio di CO2 che tende allo zero. I nostri ospiti hanno già realizzato una centrale di questo tipo a Porraceto presso il Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone e una ancora più all’avanguardia, basata su un motore Stirling di ultima generazione a zero emissioni in atmosfera, a Castel D’Ajano*.

La cosa incredibile è che la raccolta di questa biomassa, oltre a fornirci preziosissima energia rinnovabile, potrebbe coincidere con il lavoro di manutenzione del bosco, attività che ad oggi non si riesce a fare (se non marginalmente) per mancanza di fondi.

Tanti circuiti virtuosi

Proviamo quindi a immaginare un futuro molto vicino in cui la nostra comunità si produce parte dell’energia che le serve con una centrale che sfrutta la biomassa del bosco (una risorsa che si rinnova di anno in anno naturalmente, che può essere integrata anche da scarti agricoli, potature, ecc.).

Proviamo a immaginare che, nel fare questo, succeda anche che:

  • le condizioni del bosco migliorino perché si riprende l’attività di manutenzione.
  • si creino alcuni posti di lavoro che potrebbero aiutarci a far fronte alle sempre più frequenti realtà di licenziamento o cassa integrazione
  • si protegga la comunità dai probabili futuri aumenti dei costi dell’energia da fonti fossili (petrolio e metano)
  • si riduca l’impronta ecologica della comunità con una minore emissione di co2
  • si crei un servizio di raccolta della biomassa utile a tutti gli agricoltori della valle

A me sembrano tutte prospettive molto belle. E riesco a immaginarne ancora delle altre (ad esempio tutti i cittadini di Monteveglio potrebbero essere azionisti della centrale come accade in alcune altre cittadine europee).

Ma non fermiamoci qui

Chi ha voglia di preparare un futuro migliore, sabato si faccia vivo, perché questo incontro vuole essere solo l’inizio di un cammino alla scoperta delle possibilità e delle risorse energetiche della comunità. 

Sarebbe bello che, come nelle altre Città di Transizione del resto del mondo, si formasse un gruppo di lavoro che  esplora permanentemente le tematiche della produzione e del risparmio energetico della comunità, creando poi  progetti concreti che possono andare dai gruppi di acquisto di pannelli solari termici e fotovoltaici, alla fondazione di una ESCO locale, alla formazione di squadre volontarie per la coibentazione, all’organizzazione di corsi per l’autoinstallazione degli impianti, alla riconversione energetica di interi condomini o di piccole palazzine…

 

* Se vorremo si potrà poi organizzare una gita per visitare gli impianti già realizzati.

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6 Risposte to “Monteveglio e il suo giacimento di energia”

  1. Il futuro energetico della comunità « Io e la Transizione Says:

    […] Il futuro energetico della comunità By Cristiano A Monteveglio, dopo l’incontro con Ugo Bardi, passiamo dalla teoria alle applicazioni pratiche. Ecco le notizie sull’incontro di sabato prossimo. […]

  2. luca Says:

    Ciao Cristiano purtroppo non riuscirò ad essere con voi sabato prossimo e mi dispiace veramente ,m’interessa moltissimo l’impianto a biomassa con motore Stirling. Massimo Fiorletta che è stato a Castel D’Aiano durante le fasi d’istallazione me ne ha informato dettagliatamente, Al momento sò che sono disponibili due tipologie d’impianto da 9 e 35 kwp, con costi piuttosto alti , gestibili quindi da comunità o da consorzi o cooperative agricole. Sò che Massimo è andato ad Alkatraz da Jacopo per fornirgli il materiale su questa tecnologia ma sembra che il Prof. Fauri l’abbia giudicata poco efficiente in termini di EROEI.
    Anyway gl’ingegneri che verranno (immagino siano quelli che hanno realizzato l’impianto a Castel D’Aiano) sapranno certamente darvi tutte le informazioni.
    Un’altra tecnologia sulle biomasse ,forse, ancora più evoluta (da quello che vedo sulla rete è già operativa) e quella del BIOCHAR ne sarai già a conoscenza .esistono impianti che utilizzano biomassa per produrre energia elettrica ed idrogeno e come sottoprodotto biochar che viene usato come ammendante nei suoli agricoli (in permacutura) aumentandone la fertilità per tempi lunghissimi ( ne parla diffusamente ed in modo più tecnico nicola)ti mando ,se non c’e l’hai già, uno dei tantissimi siti che trattano di questa tecnologia, in USA e Australia esistono impianti in funzione , la caratteristica virtuosa di questa tecnologia è che oltre a non emettere CO2 in atmosfera perchè il processo di combustione è in pirolisi ,svolge un’azione di sequestro di CO2 tramite l’ammendamento del biochar nei terreni.
    Se fosse possibile chiedere un parere agl’ingegneri te ne sarei grato,se la conoscono , cosa ne pensano.

    http://www.eprida.com/eprida_flash.php4

  3. Cristiano Says:

    Certo che chiediamo…. e chiediamo anche a Fauri. Anche perché questi processi sono complessi e arrivare a capire quale è più conveniente non è proprio semplicissimo, quindi ben venga ogni contributo.

  4. luca Says:

    Ciao Cristiano come sai non posso venire per motivi di lavoro pero’ mi interessa molto sapere di piu’,per capire come viviamo noi e per i nostri figli. grazie

  5. Idee per un futuro felice « Monteveglio Città di Transizione Says:

    […] Monteveglio Città di Transizione Tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avrete fatto, ma di quelle che non avrete fatto. (Mark Twain) « Monteveglio e il suo giacimento di energia […]

  6. Ecco il nostro biochar doc « Monteveglio Città di Transizione Says:

    […] avete partecipato all’incontro sull’energia da biomassa che abbiamo organizzato qualche mese fa vi ricorderete che la pirolisi è stata una delle tecniche […]

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