Principi per lo statuto 3: resilienza

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Dopo la spremitura di meningi di venerdì scorso, ecco (vedi sotto) l’ultima versione dei principi relativi ad “ambiente e risorse” da proporre per lo statuto di Valsamoggia. Il tema “resilienza”, visto che risulta sconosciuto ai più, non è certo semplice da affrontare.

Si tratta della capacità di un sistema di reagire ai cambiamenti, anche traumatici, a cui viene sottoposto riorganizzandosi in modo da non degenerare. Ma come si fa a diventare resilienti? Beh… ci sono una serie di aspetti che conosciamo e che possono essere curati in modo da muoversi verso la resilienza, e sono quelli che abbiamo provato a suggerire attraverso un apposito principio.

In passato, molti principi base della resilienza erano incorporati in modo abbastanza naturale nell’azione amministrativa (organizzativa) delle comunità. L’evoluzione sociale ed economica ha portato invece un progressivo abbandono di certi meccanismi e oggi viviamo in un sistema molto fragile e piuttosto lento ad adattarsi.

Nel filmato qui sopra chiunque può capire cosa vuol dire costruire un sistema non resiliente. Può anche stare in equilibrio fino a che sussistono certe condizioni (quindi si può anche dire che sia sostenibile), ma appena viene a mancare un elemento fondamentale: crolla. L’esibizione di Miyoko Shida ve lo mostra in modo spettacolare e affascinante e, mi raccomando, guardatelo fino in fondo, solo con l’ultimo gesto si capisce il concetto.

Questa invece è una bella spiegazione diretta di Brian Walker (sempre il inglese…).

A chi volesse approfondire consiglio l’ottimo testo divulgativo di Andrew Zolli e Ann Healy “Resilienza“. È del 2012 (in italia uscito nel 2014) e affronta la resilienza con un taglio davvero utile e fortemente agganciato al momento storico che stiamo vivendo.

Comunque, ho girato questa ultima versione anche a molti amici scienziati perché ci confortino con pareri e suggerimenti, la traduciamo in inglese e la mandiamo anche agli esperti “esteri” per avere ulteriori consigli. Se non ci sono altre idee o migliorie, chiudiamo qui questa parte e passiamo al tema “partecipazione”.

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PRINCIPI PER LA GESTIONE DEL TERRITORIO
DELLE RISORSE E DELL’ECONOMIA

Il Comune di Valsamoggia adotta questi principi guida per la gestione della relazione tra risorse del territorio ed economia.

Principio di Integrità del sistema Terra
Il Comune di Valsamoggia intende il proprio Territorio come l’ambito geografico, fisico e biologico affidato alla comunità e lo riconosce come parte indissolubile del sistema della biosfera e delle risorse terrestre.

Principio del rispetto dei limiti
Il Comune di Valsamoggia è consapevole che lo sviluppo delle attività umane è dipendente dalla qualità degli ecosistemi che lo sostengono a livello locale e globale, che esistono limiti di sicurezza (Planetary Boundaries) che non devono essere superati e che ciò pone inevitabilmente dei limiti alla crescita economica quando questa è basata sul consumo delle risorse e produce rifiuti e sostanze inquinanti.

Principio di continuità
Per rispettare i limiti già menzionati, un’economia sicura e sostenibile parte dall’azione locale e tiene conto del contesto globale. Per fare ciò è necessario:

  • prevedere l’individuazione di obiettivi a lungo periodo che mantengano la comunità entro i limiti di sicurezza ambientale e tendano all’eccellenza della qualità dell’ambiente;
  • creare le condizioni e gli strumenti per perseguirli in modo stabile e con continuità.

Principio di resilienza
Il Comune di Valsamoggia opera per favorire la resilienza della propria comunità, cioè la capacità delle sue componenti istituzionali, sociali, economiche e organizzative di reagire ai traumi e ai cambiamenti senza degenerare o interrompere le proprie funzioni.
Questo principio non è da intendere unicamente in una logica di precauzione o prevenzione, ma come condizione fondante di un prospero sviluppo della comunità stessa.
A tale scopo il Comune predispone idonei strumenti permanenti che consentano di:

  • valutare dinamicamente, efficacemente e rapidamente l’azione amministrativa e le sue conseguenze
  • monitorare dinamicamente, efficacemente e rapidamente alcuni indicatori di riferimento che consentano di percepire rischi e opportunità con cui la comunità è chiamata a confrontarsi
  • promuovere sul territorio la diversità e la differenziazione delle iniziative, delle organizzazioni, delle risorse, dei sistemi economici, degli approcci culturali, ecc.
  • contribuire alla creazione di risposte ai bisogni fondamentali della comunità caratterizzate da semplicità, modularità e ridondanza.
  • favorire lo sviluppo di una rete di vive relazioni tra gli individui, i gruppi, le organizzazioni e le istituzioni del territorio, anche quando operano su scala, livelli e margini temporali differenti.

Principio di priorità ed equità
Il Comune s’impegna a sviluppare la propria capacità di provvedere alle necessità fondamentali della comunità riducendo la propria impronta ecologica su altri territori e contesti sociali. In particolare, le necessità di acqua, cibo, rifugio ed energia devono trovare risposte prioritarie nelle risorse del territorio.
Ciò non preclude ogni altro livello economico sostenibile, ma garantisce condizioni minime di equa soddisfazione delle necessità di ognuno.

Principio di consapevolezza
Il Comune di Valsamoggia riconosce l’importanza di accrescere la consapevolezza di tutti i componenti della comunità rispetto ai principi sopra enunciati.

3 Risposte to “Principi per lo statuto 3: resilienza”

  1. Paigam Says:

    Complimenti! Purtroppo venerdì scorso son stato spremuto totalmente sul lavoro e… non ce n’era più per nessuno!
    Alla prossima.
    Paigam

  2. Statuto e costituente | Monteveglio Città di Transizione Says:

    […] https://montevegliotransizione.wordpress.com/2013/06/03/principi-per-lo-statuto-3-resilienza/ […]

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